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| Tomassini Luigi |
recensioni
R. A. Weinstein - L. Booth, Collection, Use and Care of Historical Photographs. Nashville, American Association for State and Local History, 1982 (I ed. 1977)
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Qualche libro
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pagg. 54 - 55
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| Ronchetti Mario | La conservazione delle fotografie: il congresso di Ottawa, Agosto 1985
abstract
Resoconto del convegno che si è tenuto a Ottawa dal 25 al 28 agosto 1985 su argomenti attinenti la conservazione e il restauro dei materiali fotografici e le prospettive aperte in questo settore dall’introduzione dell’elettronica. Si citano in particolare gli interventi di S. Berger della Library of Congress, Klaus Hendriks dei Public Archives of Canada, R. S. Williams del Canadian Conservation Institute, le relazioni presentate per conto di Kodak, Ciba Ilford, Agfa Gevaert, Konishiroku Photo, Center for Magnetic Recording Research dell’Università di San Diego
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Archivio e Conservazione
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pagg. 10 - 11
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| Ferrari Oreste | Istituzioni e fotografia
abstract
Una riflessione sui comportamenti messi in opera dall’istituzione pubblica in Italia nei confronti della fotografia e il ruolo svolto dall’Istituto LUCE a partire dagli anni Trenta del Novecento
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Atti "Materia e tempo della fotografia"
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pagg. 85 - 87
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| Celentano Fabrizio | La fotografia, conoscere per conservare
abstract
Il problema della conservazione della fotografia deve confrontarsi necessariamente con l’alto numero di immagini prodotte e ipoteticamente disponibili. Accanto ai problemi tecnici della catalogazione che si ricollegano oggi anche all’impiego delle tecnologie elettroniche, si pone l’esigenza di procedere alla selezione di cosa debba essere conservato
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Atti "Materia e tempo della fotografia"
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pagg. 87 - 89
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| Lusini Sauro | Problemi di una cultura della conservazione. Gli archivi fotografici
abstract
Alcune riflessioni di ordine metodologico sui problemi attinenti la pratica della conservazione, la preparazione del personale, l’adeguamento dell’azione degli uffici ai compiti della tutela. L’analisi prende spunto dalle tesi esposte al convegno “Materia e tempo della fotografia” celebrato a Prato nel maggio 1985 in concomitanza con l’apertura al pubblico dell’Archivio Fotografico Toscano. Si parla in particolare degli ambienti per la conservazione e delle condizioni alle quali debbono soddisfare, dell’importanza di conoscere le tecniche e i materiali nonché di formulare diagnosi corrette sui danni a loro carico, della prevenzione, manipolazione e messa in sicurezza, dei vantaggi derivanti dall’impiego delle moderne tecnologie informatiche
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 13
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| Cucinella Giulia | Un esempio francese di intervento sulla fotografia
abstract
L’attività di tutela e conservazione del patrimonio fotografico in Francia e l’interesse per la fotografia, documentato: dalle iniziative, espositive e editoriali, promosse da Paris Audiovisuel tra cui la manifestazione "Mois de la Photo" e la rivista "La Recherche Photographique"; dalla creazione del dipartimento Bureau de la Photographie cui fanno riferimento la Bibliothèque historique de la ville de Paris e il Musée Carnevalet; dalla costituzione di un laboratorio di restauro l’Atelier de restauration des photographies anciennes de la Ville de Paris diretto da Anne Cartier-Bresson
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Archivio e Conservazione
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pagg. 10 - 11
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| Ferrari Oreste | Qualche riflessione su questioni di censimento e conservazione
abstract
Notevoli progressi sono stati compiuti in Italia per ciò che attiene la conoscenza e tutela del patrimonio fotografico, ma manca ancora una soluzione valida che affronti con sistematicità i problemi della conservazione a partire dalla diagnostica. Censimento e diagnostica, a parere di chi scrive, dovrebbero procedere di pari passo per poter conoscere i comportamenti e l’uso personalizzato dei materiali da parte dei singoli fotografi, inoltre per risalire ai fattori che hanno predeterminato l’evolversi delle condizioni conservative. Viene presa in esame inoltre la scheda messa a punto dall’ICCD nell’ambito dell’operazione “giacimenti culturali” e valutata la necessità di poter contare su figure professionali valide in grado di esperire correttamente la fase di rilevamento diagnostico
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 6
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| Berselli Silvia | Le stampe su carta albuminata
abstract
La quasi totalità dei positivi ottocenteschi conservati negli archivi è costituita da stampe su carta all’albumina, un tipo di carta nella quale il legante per i sali d’argento è costituito dall’albume delle uova. Rispetto alle carte salate utilizzate in precedenza, la carta all’albumina garantiva, grazie alla compattezza del legante, una superficie più levigata, priva di ruvidità, che permetteva di ottenere stampe nitide e ben contrastate con una migliore definizione nei dettagli. Il primo manuale in Italia a riportare la descrizione di questo tipo di carta e del relativo procedimento di stampa fu il "Plico del Fotografo" di Giuseppe Venanzio Sella nel 1856. Le carte all’albumina, conosciute in numerose varianti, erano impiegato per lo più in abbinamento con negativi al collodio; molto praticato il viraggio. La produzione di questo tipo di carta conobbe un notevole incremento con la diffusione della fotografia stereoscopica, per essere poi sostituite alla fine dell’Ottocento dalle carte a sviluppo alla gelatina
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Archivio e Conservazione
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pagg. 7 - 10
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| Berselli Silvia | I negativi fotografici su pellicola di nitrato. Problemi di conservazione e di archiviazione
abstract
Nel 1889 la Eastman Kodak mise in commercio i primi negativi fotografici su pellicola al nitrato di cellulosa: una pellicola flessibile, leggera e infrangibile, che però sviluppa gas pericolosi e tende a decomporsi con seri rischi di autocombustione quando la decomposizione è a uno stadio avanzato. Per questi motivi è buona prassi che, in sede di archiviazione, i negativi al nitrato presenti in una collezione vengano identificati e separati dagli altri materiali, collocadoli in un ambiente a bassa temperatura e con un tasso di umidità relativa tra i 30 e i 50 gradi centigradi. Consigliabile inoltre eseguire copie di riproduzione su pellicola di sicurezza quando gli originali sono ancora in buono stato di conservazione
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 7
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| Lusini Sauro | La fotografia dimenticata. Fotografie e Beni culturali
abstract
Promosso dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, si è svolto a Roma in ottobre, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni della fotografia, un convegno sul tema “Le fototeche come conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni culturali”. Il convegno ha registrato l’intervento di numerosi e qualificati relatori, ed è stato concluso da una tavola rotonda sul tema “Il futuro delle fototeche: prospettive ed esperienze a confronto”. Poco dopo, a novembre, si è tenuto, sempre a Roma, a cura dell’Istituto Nazionale per la Grafica, un seminario sul tema “Il restauro delle fotografie Bonaventura”. I due incontri hanno posto al centro del dibattito i temi della catalogazione, consultazione e conservazione, dando il segno di un’inversione di tendenza rispetto ai problemi della conoscenza e tutela del patrimonio fotografico in Italia
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Archivio e Conservazione
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pagg. 8 - 13
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| Gallo Fausta | Microrganismi, insetti e materiali fotografici
abstract
Esiste un’ampia letteratura che riguarda gli effetti degenerativi a carico dei documenti fotografici dovuti ad agenti fisici (luce, calore e umidità) e chimici (inquinamento atmosferico, sostanze degenerative prodotte da contenitori e materiali non idonei). Scarse per contro le informazioni relative ai danni causati da agenti biologici (funghi e batteri) che invece sono un pericolo serio per le collezioni fotografiche, soprattutto se conservate in ambienti caldi e umidi. Gli agenti biologici possono causare danni di vario tipo e a vai livelli: a carico dell’emulsione, del supporto, dello strato antialo e antigraffio. Tra le cause più frequenti del biodeterioramento, la presenza di spore o uova di insetti e la biodegradabilità dei materiali di cui sono fatti fototipi e contenitori. Tra i prodotti chimici utilizzati per la disinfestazione dei materiali e degli ambienti ha dato ottimi risultati l’ossido di etilene usato in miscela con l’azoto
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 10
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| Berselli Silvia | Conservazione e restauro dell'esposizione "The family of Man"
abstract
La mostra di fotografie “The Family of Man” costituisce uno degli eventi culturali più importanti del 1950. Oltre 500 immagini montate su tavole di compensato che facevano parte della mostra esposta in varie parti del mondo sono state donate al Granducato del Lussemburgo da Steichen, agli inizi del 1970. Oggi sono conservate presso il Centre National de l’Audiovisuel dove Silvia Berselli ha provveduto al restauro. In questo saggio sono illustrati i problemi e le difficoltà incontrate durante l’intervento e i criteri seguiti
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 9
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| Lusini Sauro | In difesa del patrimonio fotografico di immagini
recensioni
L'Archivio fotografico del Comune di La Spezia. Sagep, 1990; Alberico Manuzzi la bottega di un fotografo a Cesena. Cesena, 1991; Carlo Armani fotografo 1898-1984. Riva del Garda, 1991
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Qualche libro
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pagg. 77 - 78
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| Pasquariello Giovanna | Problemi di conservazione dei negativi fotografici. Le lastre di vetro alla gelatina
abstract
I negativi su vetro sono una parte importante del nostro patrimonio fotografico, ma solo da pochi anni sono stati avviati seri procedimenti e attivati interventi per prevenirne la perdita e garantirne la conservazione. In questo studio sono presi in esame i negativi di vetro alla gelatina e le cause di deterioramento a loro carico: alterazioni chimiche che si presentano sotto forma di ingiallimento dell’immagine, screpolature e riflessi metallici lungo i bordi del supporto; alterazioni fisiche con distacco, totale o parziale, dell’immagine dal supporto, graffi, impronte digitali, fratture; alterazioni biologiche sul legante o sulla vernice protettiva dovute a funghi e batterie, meno di frequente a insetti
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 9
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| Giudici Corinna | L'archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna. Un'esperienza di conservazione e catalogazione: Il punto di vista quotidiano di un conservatore
abstract
Obiettivi, metodi e risultati del progetto promosso tra il 1991 e il 1992 dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della provincia di Bologna per la catalogazione, il restauro, l’archiviazione e la conservazione della propria collezione di fotografie che al momento è completata per un numero ridotto di immagini
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Archivio e Conservazione
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pagg. 4 - 10
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| Mazzeo Rocco | L'archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna. Un'esperienza di conservazione e catalogazione: Indagini spettrofotografiche (FTIR) applicate a negativi alla gelatina-bromuro di argento
abstract
Diagrammi e tabelle con i risultatri dell'indagine analitica condotta su sette negativi alla gelatina bromuro d'argento conservati dall'archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna
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Archivio e Conservazione
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pagg. 10 - 11
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