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Editoriale
pag. 3 |
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Archivio e Conservazione |
Pasquariello Giovanna |
Problemi di conservazione dei negativi fotografici. Le lastre di vetro alla gelatina
pagg. 4 - 9
abstract
I negativi su vetro sono una parte importante del nostro patrimonio fotografico, ma solo da pochi anni sono stati avviati seri procedimenti e attivati interventi per prevenirne la perdita e garantirne la conservazione. In questo studio sono presi in esame i negativi di vetro alla gelatina e le cause di deterioramento a loro carico: alterazioni chimiche che si presentano sotto forma di ingiallimento dell’immagine, screpolature e riflessi metallici lungo i bordi del supporto; alterazioni fisiche con distacco, totale o parziale, dell’immagine dal supporto, graffi, impronte digitali, fratture; alterazioni biologiche sul legante o sulla vernice protettiva dovute a funghi e batterie, meno di frequente a insetti
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Fondo Istituto degli Innocenti |
Corsini Carlo A. |
L'assistenza all'infanzia abbandonata a Firenze ai primi del XX secolo
pagg. 10 - 19
abstract
Il problema della protezione dell’infanzia, più precisamente dell’infanzia abbandonata, fu oggetto di ampia discussione e confronto nella seconda metà dell’Ottocento, con una particolare attenzione alle questioni legate alle condizioni igieniche, alle abitudini alimentari, alle conseguenze di un’alimentazione povera e insufficiente sull’allattamento al seno, alla protezione delle mamme lavoratrici. Chi scrive ripercorre quel dibattito e le misure legislative approvate dai vari Stati con riferimento in particolare alla situazione italiana e alla realtà fiorentina dove operava fin dal tredicesimo secolo un’istituzione all’avanguardia: lo Spedale degli Innocenti
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Chiozzi Paolo |
Il bambino "invisibile"
pagg. 20 - 21
abstract
Le fotografie ottocentesche di Giacomo Brogi, commissionate e conservate dall’Istituto degli Innocenti di Firenze, offrono lo spunto per una riflessione su quella che è stata, e in parte è, la posizione degli studiosi nei riguardi dell’infanzia. Il riferimento è in particolare alla letteratura etno-antropologica dove l’attenzione per i bambini è praticamente assente e, quando è presente, lo è di preferenza in funzione degli adulti. Anche le fotografie di Brogi, che pure ritraggono i bambini e documentano l’attività di un istituto che si occupa della loro protezione, non escono da questa logica. Nell’ottica di un’antropologia dell’infanzia di cui l’autore si augura la fondazione, vengono citati i contributi nel campo della “ricerca visuale” di Margaret Mead e Gregory Bateson, nonché di Allison e Marek Jablonko presentati in questo fascicolo
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Redazione di «AFT» |
Nota
pagg. 22 - 23
abstract
Lo Spedale degli Innocenti conserva 190 fotografie di cui 99 montate in tre album contenenti rispettivamente 78, 10 e 11 immagini. Le restanti 91 sono sciolte e montate su cartoni che probabilmente sono le pagine staccate di quelli che in origine dovevano essere altri due album. L’autore delle foto è Giacomo Brogi di cui l’Istituto conserva la nota di consegna di 57 negative e 114 stampe al carbone per una spesa di lire 650
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Metodo, Storia e Fotografia |
Chini Renzo |
Tecniche e autentiche del falso fotografico
pagg. 42 - 46
abstract
Il falso fotografico di cui l’autore parla, citando esempi ben noti, riguarda non il problema, che in un certo senso è quasi istituzionale, della illusorietà e/o veridicità della raffigurazione fotografica, ma le contraffazioni delle fotografie e del messaggio fotografico. In senso proprio si deve parlare di falso fotografico quando è interessato l’atto del fotografare; restano esclusi quindi sia la falsificazione mediante didascalia, da ritenersi falsificazione del messaggio, sia il ritocco fotografico e il fotomontaggio. Si ha quindi un”falso fotografico” quando da un’inquadratura vengono rimosse o cancellate una o più parti oppure si inventa completamente un evento. Tra gli esempi presi in esame: il soldato morente di Robert Capa e la bandiera americana su Iwo Jima di Joe Rosenthal
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I Nostri Antenati |
Greco Andrea |
Barche a vela dipinte a San Benedetto del Tronto. Appunti fotografici di Adolfo De Carolis
pagg. 47 - 51
abstract
Il ritrovamento sulla bancarella di un mercatino di robivecchi di Firenze di una serie di fotografie riconducibili ad Adolfo De Carolis, pittore e incisore, permette di ricostruire l’ambiente di marinai e pescatori nel tratto di costa tra San Benedetto del Tronto e Pedaso; inoltre di stabilire interessanti collegamenti con la sua pittura che a questi temi e soggetti presta un'attenzione ricorrente
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Archivio Domani |
Jablonko Marek |
Fotografando tra i Maring di Papua Nuova Guinea. La macchina fotografica come strumento di ricerca antropologica
pagg. 52 - 73
abstract
Parlando della loro ricerca tra le popolazioni di lingua maring sui pendii delle Montagne Bismarks in Nuova Guinea, sconosciute agli europei fino al 1954, gli autori, marito e moglie, parlano dell’importanze della fotografia e del cinema come strumenti per studiare forme di comunicazione non verbali. In particolare qui sono fatti oggetto di osservazione i comportamenti dei bambini. Il testo è illustrato da numerose sequenze a dimostrazione dell’apporto che la fotografia può dare alla descrizione etnografica e allo sviluppo del pensiero antropologico
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Prove di luci per un ritratto |
Tempesti Fernando |
Vita morte spazio e tempo con i fotografi di Magnum
pagg. 74 - 76
abstract
La mostra e il volume “In our time. Il mondo dei fotografi di Magnum” ricostruiscono le ragioni che portarono nel secondo dopoguerra alla fondazione di quella che da tutti è considerata la più famosa agenzia fotografica, le personalità dei fotografi che nel tempo hanno collaborato inclusi i fondatori, il genere e la qualità delle fotografie e dei reportage realizzati. Sulla base di questi elementi viene proposto un confronto con i fotografi e le fotografie del settimanale “Il Mondo” di Mario Pannunzio, e vengono sviluppate alcune considerazioni sul concetto di “anonimia” applicato alla fotografia per il suo essere allo stesso tempo di tutti e di nessuno
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Qualche libro |
Labanca Nicola |
Un indice per le immagini fotografiche a soggetto antropologico
pag. 77
recensioni
Indice delle immagini fotografiche a soggetto antropologico. Roma, Quasar, 1991
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Labanca Nicola |
Fotografia e fotografi nella Bologna dell'Ottocento
pag. 77
recensioni
Fotografi e fotografia a Bologna 1839-1900. Bologna, 1992
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Tempesti Fernando |
Segni di luce e storie di segni
pagg. 78 - 79
recensioni
Segni di luce. Alle origini della fotografia in Italia. A cura di I. Zannier.
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