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Editoriale
pag. 3 |
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Archivio e Conservazione |
Pelizzari Maria Antonella |
Paris, Bibliothèque Nationale. Obiettivo Italia
pagg. 4 - 11
abstract
La collezione di fotografie della Bibliothèque Nationale di Parigi cominciò a formarsi dal 1851 per effetto di una legge del governo francese che istituiva il deposito legale. Lo stesso anno l’Administration des Beaux Arts incaricò cinque fotografi, nell’ambito della “Mission Héliographique”, di riprendere i monumenti più importanti sull’intero territorio nazionale. Raffrontata con le collezioni conservate da altre istituzioni francesi tra cui il Musée National d’Art Moderne, il Musée Carnavalet, il Musée National des Monuments Francais, la Bibliothèque historique de la Ville de Paris, la collezione della Bibliothèque Nationale si impone per dimensioni, completezza e sistematicità. Nel saggio sono illustrati i criteri adottati per l’ordinamento, ma soprattutto la parte della collezione che riguarda l’Italia, in particolare le città di Roma, Napoli e Venezia, Pompei, Ercolano e la Sicilia
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Fondo Cini Dazzi |
Tempesti Fernando |
Giovanni Cosimo Cini fra i Lapponi
pagg. 12 - 14
abstract
Cosimo Cini intraprese in gioventù la corriera militare entrando, nel 1855, nella regia scuola di marina di Genova da cui uscì nel 1859 col grado di guardiamarina. Lasciò poi la marina nel 1867 col grado di tenente di vascello per andare a dirigere la cartiera di famiglia della Lima, prima accanto al padre, poi dopo la sua morte direttamente, rilevandone anche il posto lasciato vacante nel Consiglio di Amministrazione della Società italiana per le Strade Ferrate Meridionali di cui fu presidente dal 1919 al 1926. Le ragioni che lo portarono, nel 1885, ad intraprendere il viaggio in Lapponia e raggiungere il polo Nord in pieno inverno possono in parte ricondursi all’amicizia con Stefano Sommer che con lui condivise quell'esperienza, in parte all’amore per la vita avventurosa e sportiva. Un resoconto dettagliato del viaggio è contenuto nel diario scritto da Sommer e pubblicato da Barbera nel 1887 e nelle numerose fotografie scattate nell'occasione
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Chiozzi Paolo |
Sguardi sulla Lapponia
pagg. 15 - 18
abstract
Nel 1879 gli antropologi italiani Paolo Mantegazza e Stefano Sommer avevano compiuto una prima missione in Lapponia. Qualche anno dopo, nel 1885, Sommer ripeté quel viaggio, tra gennaio e aprile, raggiungendo questa volta in pieno inverno il polo Nord in compagnia dell’amico Cosimo Cini. Da quel viaggio riportò numerose fotografie che documentavano sistematicamente gli aspetti della cultura lappone e delle usanze di quella popolazione. Una selezione di quelle immagini è riportata all’interno del fascicolo: immagini importanti per la ricerca antropologica in quanto esempio concreto di come l’impiego del mezzo fotografico può interagire con l’osservazione etno-antropologica
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Redazione di «AFT» |
Nota
pag. 19
abstract
Le fotografie pubblicate in questo fascicolo fanno parte della raccolta conservata dalla famiglia Cini Dazzi a San Marcello Pistoiese. Sono in tutto circa 150 immagini virate seppia e disponibili in due formati distinti: cm 16x21,5 (montate su cartoncini di 22,5x27,5 cm) e cm 15,5x10,5. Sono una selezione tratta dalle negative che Stefano Sommer riportò dal suo viaggio in Lapponia “ai confini del mondo”, probabilmente le stesse che vennero esposte a Firenze in occasione dell’Esposizione di fotografia del 1887. Le negative sono conservate dal Museo di Etnologia e Antropologia di Firenze per conto del quale la missione fui compiuta. Le fotografie uniscono all’interesse documentativo dei tipi fisici, secondo la tradizione antropologica, un’attenzione particolare agli usi, ai costumi, alle abitudini delle popolazioni incontrate; inoltre un non celato compiacimento da parte dei protagonisti a confondersi con i nativi
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Sommer Giorgio |
Un viaggio d'inverno in Lapponia
pagg. 20 - 39
abstract
Più di trenta fotografie scelte tra quelle che Stefano Sommier e Giovanni Cosimo Cini riportarono dal viaggio in Lapponia nell'inverno del 1885
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Metodo, Storia e Fotografia |
Contini Giovanni |
L'archivio fotografico senza nome
pagg. 40 - 56
abstract
Dall’osservazione di un gruppo di fotografie rinvenute a Firenze sulla bancarella di un mercatino di cose vecchie, l’autore, esperto in storia orale, che utilizza normalmente l’intervista come strumento di indagine per riattivare la memoria e il ricordo nelle persone anziane, ricostruisce le vicende di un personaggio coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari. Contemporaneamente ripercorre il processo di modernizzazione che ha interessato, all’inizio del Novecento, alcune zone della Maremma risanate dalla malaria. Il personaggio si chiama Giovanni Pietro Giovacchino Benucci, amministratore della tenuta “La Parrina”, in Maremma a nord di Orbetello, tra il 1905 e il 1927-28. Le foto che documentano i lavori di risanamento sono state eseguite, su sua commessa, da Ausonio Ulivi
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I Nostri Antenati |
Cavanna Pierangelo |
Francesco Negri e la biblioteca civica di Casale Monferrato
pagg. 57 - 63
abstract
Francesco Negri è una delle figure più interessanti di fotografo non professionista della seconda metà del secolo diciannovesimo per la molteplicità degli interessi culturali e la rilevanza scientifica dei risultati che fu in grado di raggiungere in vari settori: la storia dell’arte, la botanica, la fitopatologia. Per quanto riguarda la fotografia, accanto alle ricerche di microfotografia che lo portarono nel 1884 a fotografare per primo il bacillo di Koch, sono da ricordare la progettazione di un noto teleobiettivo a fuochi variabili che fu messo in produzione nel 1896 dalla ditta milanese Koristka e le sue sperimentazioni nel campo del colore che gli permisero di realizzare alcune tra le più belle immagini prodotte in Italia prima della messa in commercio delle autocromie Lumière. Nel saggio è ricostruita la storia della formazione della sua biblioteca di fotografia di cui è data in appendice la lista completa dei volumi, e gli eventi che hanno portato alla donazione dei libri e delle fotografie alla biblioteca civica di Casale Monferrato
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Archivio Domani |
Panerai Marco |
Linguaggi del ritratto in interno. Herman Bertiau e la sua Bruxelles intime
pagg. 64 - 68
abstract
“Viaggiare per fotografare, fotografare per viaggiare” è la massima alla quale ama richiamarsi il fotografo belga Herman Bertiau ed è allo stesso tempo la ragione che sta al fondo del suo lavoro di fotografo: la macchina fotografica altro non è che un pretesto per incontrare e conoscere popoli e paesi. Questo è anche il caso di “Bruxelles intime” dove l’obiettivo gli serve per raccontare storie attraverso i ritratti delle persone riprese all’interno delle case che abitano, perché spesso le stanze parlano di chi le abita e ne svelano l’anima e gli aspetti nascosti
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Documenti |
Barletti Emanuele |
Trasformazioni urbanistiche e documentazione fotografica. Via Tornabuoni e il Palazzo Navone a Firenze
pagg. 69 - 75
abstract
Una ricostruzione delle trasformazioni urbanistiche che nel 1861 interessarono il tratto di strada compreso tra via Grande dei Legnaioli e il Canto dei Tornaquinci a Firenze. Lo scopo era quello di realizzare un’unica arteria da piazza Santa Trinita a piazza San Gaetano. Successivamente, nel 1913, nuove trasformazioni riguardarono l’antico Canto dei Tornaquinci nel punto dove si incontrano via dei Fossi e Via della Vigna Nuova, con interventi sul cinquecentesco palazzo Navone, più noto come Palazzo del duca di Northumbria dal titolo nobiliare dell’inglese Robert Dudley che lo aveva abitato nella prima metà del Seicento
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Qualche libro |
Tempesti Fernando |
Regime dell'immagine e immagine di un regime
pag. 76
recensioni
L. Lanzardo, Immagine del fascismo. Fotografia, storia memoria. Milano, Angeli, 1991
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Tempesti Fernando |
Sellerio e del non finito
pagg. 76 - 77
recensioni
R. Valtorta, Enzo Sellerio fotografo editore. Verona, World Action Project, 1991
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Lusini Sauro |
In difesa del patrimonio fotografico di immagini
pagg. 77 - 78
recensioni
L'Archivio fotografico del Comune di La Spezia. Sagep, 1990; Alberico Manuzzi la bottega di un fotografo a Cesena. Cesena, 1991; Carlo Armani fotografo 1898-1984. Riva del Garda, 1991
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Lusini Sauro |
Torino per la fotografia
pagg. 78 - 79
recensioni
Torino Fotografia '91. Biennale internazionale Alle Americhe e ritorno. Torino, 1991
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