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Editoriale
pag. 3 |
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Archivio e Conservazione |
Celentano Fabrizio |
Conoscere e classificare le vecchie fotografie. Prima parte
pagg. 4 - 8
abstract
Rassegna e descrizione dei materiali e delle tecniche che hanno segnatola storia della fotografia con riferimento ai supporti (metallo, carta, vetro e pellicola), ai procedimenti (albumina, collodio, gelatina), al tipo di immagini ottenute (positive e negative)
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Sansoni Guido |
Problemi di gestione di un archivio fotografico
pag. 9
abstract
La riproduzione è una delle procedure che gli archivi fotografici adottano per conciliare una duplice esigenza: salvaguardare gli originali evitando inutili manipolazioni; garantire la piena fruibilità dei materiali da parte degli studiosi
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Berselli Silvia |
L'International Museum of Photography at George Eastman House di Rochester
pagg. 10 - 11
abstract
L’International Museum of Photography at George Eastman House, la collezione di immagini e strumenti che conserva, la ricca biblioteca e l’archivio dei documenti, l’attività di studio per la conoscenza dei materiali storici e la loro corretta conservazione, la didattica rivolta ai ragazzi delle scuole
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Fondo Coppedé |
Cresti Carlo |
Eclettismo come costume di vita
pagg. 13 - 21
abstract
Firenze può essere ritenuta, all’inizio del Novecento, la capitale dell’eclettismo. Sono riconducibili a questo clima la mania collezionista di Federico Stibbert, le stravaganze della colonia cosmopolita che faceva capo a Vernon Lee, il dibattito attorno alle riviste “Il Regno”, “Leonardo” e “Hermes”, l’anacronistica fisionomia della chiesa dei Sette Santi, gli arredi della Capponcina. Un trionfo del kitsch documentato dalle fotografie di Nunes Vais che ritraggono gli studi dei pittori e degli artisti dell’epoca. In questo contesto si colla la verve progettuale dei fiorentini Mariano, Gino e Adolfo Coppedé campioni di un’architettura “di facciata risultante dagli innesti di stilemi e materiali formalistici di varia provenienza”. I 17 album fotografici conservati dall’Archivio Fotografico Toscano permettono di ricostruire in parte le fonti dalle quali i Coppedé traevano ispirazione
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Cozzi Mauro |
L'abbecedario dei Coppedè
pagg. 22 - 31
abstract
Nel 1885 Mariano Coppedé aprì a Firenze il laboratorio d'intaglio per la produzione di mobili lussuosi e imponenti, tipici del periodo umbertino. L’attività fu proseguita dai figli - Gino, Carlo e Adolfo - attraverso “La Casa Artistica”, ma spetta soprattutto a Gino l’affermarsi dello “stile Coppedé” che troverà la sua espressione più matura e clamorosa negli anni Venti con la progettazione e realizzazione a Roma di un intero quartiere. Le radici di quello stile sono da ricercare nella cultura eclettica della Firenze di fine Ottocento che vide i lavori per il completamento della facciata del duomo, la sistemazione urbanistica legata al piano Poggi, l’abbattimento e ricostruzione della zona del Mercato Vecchio. Di quel clima sono ulteriore conferma le scelte antiquarie di Stefano Bardini e il dibattito intorno alla rivista “Ricordi di Architettura”. I 17 album conservati dall’Archivio Fotografico Toscano e le oltre 2.000 fotografie che contengono, documentano le fonti alle quali i Coppedè si rifacevano traendone idee e ispirazione
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Metodi, Storia e Fotografia |
Tempesti Fernando |
Eclettismo e semiologia del visivo
pagg. 32 - 33
abstract
Partendo dall’affermazione che quello dei Coppedè - e il riferimento è in particolare a Gino - fu un eclettismo atipico, in quanto nato su un ceppo artigianale, l’autore si domanda cosa debba intendersi per eclettismo e rimanda al concetto di moderno che dall’eclettismo deriva e di eclettismo si nutre
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Falaschi Giovanni |
Vittorini e la fotografia
pagg. 34 - 40
abstract
L’interesse di Vittorini per la fotografia si colloca all’interno della sua poetica riferita al cinema e alla pittura. Per lo scrittore siciliano un’eventuale possibilità d’arte per la fotografia va ricercata non nel singolo fotogramma, ma nella loro successione e composizione, come avviene nel film. All’interno di questo contesto si colloca la preferenza di Vittorini per il “racconto fotografico” già utilizzato nel 1941 in "Americana", la collaborazione con Crocenzi che realizzò le fotografie per "Conversazione in Sicilia", l’esperienza de “Il Politecnico” dove l’uso della fotografia si rafforza dopo l’uscita dei primi due numeri e si fa racconto
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Sapelli Giulio |
Maiakovski e "Russie folie poésie"
pagg. 41 - 43
abstract
Riflessioni a margine di un ritratto osservato ignorando volutamente le persone raffigurate e quindi apprezzando principalmente i valori formali; poi si scopre, leggendo la didascalia, che le persone sono Lili Brik, O. M. Brik, Roman Jakobson e Vladimir Maiakovski e che la foto, scattata da Bad Elinsberg nel 1923, è pubblicata nel libro di Roman Jakobson "Russie, folie, poésie" del 1986. A questo punto la finzione si interrompe e cambia il modo di vedere la foto. La conclusione è che “tra sistema dei segni iconologici della fotografia e storia deve inserirsi il contesto linguistico e la parola scritta se si vuol passare dalla storia della forma fotografica …alla storia come strumento dell’indagine storiografica”
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I Nostri Antenati |
Redazione di «AFT» |
Nota
pagg. 44 - 45
abstract
I taccuini di appunti di Mario Sansoni, nato a Firenze nel 1882, narrano giorno per giorno l’attività di una troupe di fotografi professionisti in giro per l’Italia e all’estero impegnati a realizzare riprese fotografiche per conto della ditta Alinari di cui sono dipendenti. Le note trascritte riferiscono all'anno 1898 con la troupe impegnata, tra maggio e ottobre, in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta
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Sansoni Mario |
Diario di un fotografo
pagg. 46 - 53
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Trascrizione delle note manoscritte dei taccuini di Mario Sansoni relative alle campagne fotografiche condotte per lo stabilimento Alinari nel corso del 1898
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Tempesti Fernando |
Ritratto del fotografo da giovane
pag. 54
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Brevi note biografiche dedicate a Mario Sansoni, fotografo per gli Alinari, con una particolare attenzione al suo “privato” inteso come rapporti con la famiglia e i conoscenti, ma anche come naturale curiosità nell’uso “in proprio” degli eventi ai quali assisteva da protagonista o testimone
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Bencini Raffaello |
Memoria di un fotografo
pagg. 55 - 58
abstract
Il modo di operare dei fotografi all’inizio del Novecento ricostruito attraverso le testimonianze tratte dai taccuini di Mario Sansoni: i materiali sensibili, l’organizzazione sul campo delle riprese, le difficoltà negli spostamenti. In appendice l’elenco degli obiettivi disponibili presso lo Stabilimento Alinari più alcune formule e curiosità
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Tomassini Luigi |
Gli Alinari e l'editoria fotografica in Italia fra Ottocento e Novecento. Primi appunti per una ricerca
pagg. 59 - 71
abstract
La lettura dei taccuini di Mario Sansoni dimostra come alla base del lavoro della troupe di fotografi che operavano alle dipendenze e per conto della ditta Alinari fosse un’organizzazione capillare, all’interno di una disciplina aziendale ben definita che di fatto riduceva al minimo l’autonomia del singolo fotografo. Un vero e proprio modello di organizzazione ideato e messo in opera da Vittorio al quale compete, all’interno dell’azienda, la programmazione ma anche altre incombenze finalizzate alla promozione dell’azienda: i cataloghi, i concorsi, l’attività editoriale
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Prove di luci per un ritratto |
Mormorio Diego |
Mario Praz e la fotografia
pagg. 72 - 74
abstract
Mario Praz non si è occupato con sistematicità di fotografia, ma frequenti sono state le occasioni per parlarne. Riteneva che la fotografia fosse una parte importante della cultura degli ultimi due secoli e ne individuava la funzione più propria nel guardare il passato. Compito della fotografia quindi è di conservare la memoria di ciò che è stato, non di anticipare ciò che avverrà. Non è d’accordo con quanti ritengono che alla fotografia spetta la patente di “oggettività”; essa è piuttosto un’interpretazione degna di fede non diversamente e non più di una versione letterale
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Qualche libro |
Lusini Sauro |
Libertà di forme
pagg. 75 - 76
recensioni
L. Moholy-Nagy. Pittura, Fotografia, Film. Torino Einaudi, 1987
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Tempesti Fernando |
Libro e fotografia
pag. 75
recensioni
Tropismo. Fotografie di Ralph Gibson. Firenze, Alinari
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Lusini Sauro |
L'anonimo quotidiano
pagg. 76 - 78
recensioni
Emilio Bionaz. Musumeci editore; 1840-1940. I fotografi della Valle d'Aosta. Regione, Val d'Aosta, 1986
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Tempesti Fernando |
Storie parallele di consumi e fotografie
pagg. 78 - 79
recensioni
Tra bisogno e bisogno. A cura di C. Colombo. Longanesi
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Tempesti Fernando |
Scritto con la luce: un'autobiografia della fotografia
pag. 79
recensioni
Scritto con la luce. A cura di C. Colombo. Gruppo 3M Italia
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