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Editoriale
pag. 3 |
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Archivio e Conservazione |
Rossi Luciana |
Le collezioni fotografiche del Museo Pigorini. Un'esperienza di recupero
pagg. 4 - 7
abstract
Il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico “L. Pigorini” di Roma possiede, tra le altre, le collezioni fotografiche di Enrico Hillyer Giglioli, professore di zoologia e anatomia presso il Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze e di Lamberto Loria, matematico, etnografo ed esploratore. In tutto sono circa 9.000 immagini, tra negative e positive, che il Museo sta classificando per poterne conoscere la consistenza esatta, la qualità e lo stato di conservazione. Contemporaneamente provvede alla loro collocazione in ambiente climatizzato e alla messa in sicurezza dei negativi e positivi utilizzando cartoni a pH neutro e contenitori in carta di cotone avendo cura di procedere alla pulizia e restauro di ogni singola immagine. Il programma ha preso avvio nel 1989
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Fotografie da una casa patrizia |
Lusini Sauro |
Fotografie da una casa patrizia
pagg. 8 - 12
abstract
Una quarantina di immagini conservate dall’Archivio Fotografico Toscano, presumibilmente appartenute alla principessa Ludmilla Falconieri Carpegna, facenti parte di una collezione che si ritiene fosse ben più ampia, offrono lo spunto per alcune riflessioni riguardanti la storia della fotografia e il ruolo che la fotografia ha svolto nel contesto sociale e culturale. Datate tra il 1887 e il 1890, le fotografie sono opera di diversi autori (Altobelli, Loso, Sommer, Naya e Tuminello) e raffigurano soggetti che in qualche modo rimandano al Gran Tour: Pompei, Napoli, Venezia Napoli, Messina, Montecassino, Civitavecchia, più alcuni ritratti di famiglia
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Metodo, Storia e Fotografia |
Novarese Bruno |
Problemi della fotografia documentaria
pagg. 22 - 27
abstract
Rilevata l’importanza che la fotografia ha avuto ed ha come strumento di riproduzione, favorendo di fatto la conoscenza di opere d’arte che diversamente sarebbero rimaste sconosciute agli studiosi e dando di conseguenza un notevole apporto alla storia dell’arte, l’autore di queste note prende in esame alcuni problemi di natura strettamente tecnica che riguardano la riproduzione mediante la fotografia delle opere d’arte (pittura, scultura e architettura) da un lato rapportandosi alla sua esperienza di fotografo professionista impegnato in questo specifico settore di attività, dall’altro avendo ben chiari alcuni obiettivi da perseguire: rispetto del carattere dell’opera, capacità di cogliere il punto di vista dell’autore, resa della superficie e della materia
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Panerai Marco |
Il tempo fotografico
pagg. 28 - 32
abstract
L’esigenza di parlare di immagine meccanica deriva dal fatto che il fenomeno è in costante evoluzione dal punto di vista tecnico e per l’uso sociale e artistico che ne viene fatto, al punto che il dibattito teorico rischia di diventare obsoleto in tempi relativamente brevi. Proveniente da una costola della pittura, la fotografia si sviluppa in maniera autonoma e si colloca in un terreno ambiguo della figuralità: coglie aspetti del reale che l’occhio di norma non percepisce. In queste pagine si analizza uno degli aspetti fondamentali della fotografia: il tempo (e indirettamente lo spazio), parametro di riferimento diventato particolarmente importante a partire dagli anni ’80 dell’Ottocento quando la ricerca chimica ha permesso che si riducessero sensibilmente i tempi di esposizione
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Fabi Lucio |
Vite di carta. Storie di famiglia ed immagini di un mondo che cambia
pagg. 33 - 42
abstract
“Vite di carta” è un progetto di ricerca sulla storia di un nucleo famigliare di estrazione popolare che, dopo alcune esperienze di emigrazione e di profuganza, dalla fine dell’Ottocento ai tardi anni Sessanta del Novecento, sceglie di vivere definitivamente a Trieste, città plurinazionale travagliata nel periodo in questione da profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali. L’obiettivo della ricerca è di ricostruire, partendo dalle fotografie, un quadro realistico della vita di relazione dei comportamenti e delle scelte essenziali di un gruppo di soggetti inseriti all’interno di una complessa realtà urbana. In questo senso, e al di là del caso specifico, le fotografie si rivelano strumento importante e per alcuni aspetti irrinunciabile, il problema è che quasi sempre ci pervengono senza un ordine preciso per cui risulta difficile identificare i soggetti e gli eventi per ricostruire storie e contesti
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I Nostri Antenati |
Paoli Silvia |
La fotografia a Milano. Il periodo della gelatina-bromuro d'argento
pagg. 43 - 52
abstract
L’introduzione del procedimento alla gelatina come legante dei sali d’argento rappresentò una svolta radicale per la storia della fotografia, perché favorì la nascita delle ditte specializzate nella produzione industriale dei materiali, semplificò il lavoro dei fotografi che potevano acquistare direttamente sul mercato i prodotti di cui necessitavano e disporre di apparecchiature meno ingombranti, introdusse di fatto la fotografia istantanea e con essa la possibilità di documentare i fatti della vita quotidiana. In ragione di ciò, la fotografia si diffuse nella società coinvolgendo settori che fino al momento ne era rimasti esclusi e si avviò a diventare un fenomeno di massa. A Milano operavano nel periodo descritto numerose ditte (Lamperti e Garbagnati, Cappelli, Duroni e Murer) e fotografi (Noseda, Beltrami, Perelli); nacque il Circolo Fotografico Lombardo, iniziarono le pubblicazioni riviste come “Il Dilettante di Fotografia” e “Il Progresso Fotografico”, si affermarono numerosi editori (Pettazzi, Sonzogno, Civelli, Treves, Vallardi, Hoepli)
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Vasillov Magda |
Le fotografie raccolte da Charles Darwin per lo studio delle espressioni delle emozioni
pagg. 53 - 69
abstract
Per poter studiare l’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, Charles Darwin collezionò una serie di immagini che ne ritraevano i comportamenti. Nel saggio si ricostruiscono le origini della collezione di fotografie raccolte da Darwin e si prende in esame il rapporto tra fotografia e ricerca scientifica nel momento in cui si affermarono le scienze dedicate allo studio dell’uomo. Fanno da corredo all’articolo una serie di immagine tratte dalle raccolte conservate dalla biblioteca dell’Università di Cambridge
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Prove di luci per un ritratto |
Mormorio Diego |
Silvio Negro e la storia della fotografia romana
pagg. 70 - 72
abstract
Il desiderio di ricostruire l’immagine perduta di una Roma che non c’è più sta all’origine dell’interesse dello scrittore Silvio Negro per la storia della fotografia. Il suo primo impegno fu il volume “Seconda Roma” pubblicato nel 1943 contenente vecchie fotografie e un capitolo introduttivo sui primi fotografi attivi in città. Lo stesso capitolo , in parte rivisto, fu poi utilizzato come introduzione al volume “Album romano”, catalogo dell’omonima mostra, con oltre 300 fotografie di Roma “dal 1840 al 1915”, organizzata in collaborazione con Assia Busiri Vici, Valerio Cianfarani, Antonio Colini, Alberto De Angelis, Giovanni Incisa della Rocchetta, Leone Massimo e Carlo Pietrangeli: uno degli eventi più importanti dedicati alla fotografia storica che si sia mai realizzato in Italia
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Boragina Piero |
Occhio Quadrato. La magia del reale
pagg. 73 - 76
abstract
Di Alberto Lattuada viene ricordato “Occhio Quadrato” pubblicato da “Corrente” nel 1941 e le foto che egli scattò negli anni Trenta con la Rollei, riprendendo la città di Milano e le sue strade. Nel momento in cui la fotografia italiana, malata di accademismo, privilegiava le forme e i contenuti del pittorialismo e una visione romantica della realtà, Lattuada ritraeva un’Italia “sgradevole”, ben lontana dalla retorica del regime, ripercorrendo in ciò modelli morali ed estetici del gruppo milanese conosciuto sotto il nome di “Corrente”
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Qualche libro |
Tempesti Fernando |
Ugo Mulas nel paese degli artisti
pag. 77
recensioni
U. Mulas. La fotografia a cura di G. Celant. Motta editore
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Tempesti Fernando |
Pittorialista sarà lei
pagg. 77 - 78
recensioni
S. Mescola e S. Fuso. I Pittorialisti, fotografi francesi 1896-1930. Firenze, Alinari
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Tempesti Fernando |
Due mostre esemplari
pag. 78
recensioni
Ritratti e foto di gruppo, San Casciano Val di Pesa, Gruppo culturale "La Porticciola" e "Mercatale"; Le Immagini e la memoria . Gli album Dapples. Borgo San Lorenzo, Gruppo d'Erci
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Chiozzi Paolo |
Le fotografie storiche nella ricerca antropologica
pagg. 78 - 79
recensioni
Visual Anthropology. V. 3 nn. 2-3: Picturing Cultures Historical photographs in Anthropological Inquiry
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