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Editoriale
pagg. 3 - 30 |
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Archivio e Conservazione |
Lusini Sauro |
La duplicazione delle fotografie. Limiti e significati dell'operazione.
pagg. 4 - 9
abstract
La duplicazione come pratica d’archivio finalizzata al duplice obiettivo di assicurare la corretta conservazione del patrimonio evitando il continuo ricorso agli originali, di garantire la piena disponibilità delle immagini in sede di consultazione e per ogni richiesta di copie da parte degli studiosi. I criteri per la sua efficace applicazione e considerazioni di natura storico-filologica
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Cucinella Giulia |
Un esempio francese di intervento sulla fotografia
pagg. 10 - 11
abstract
L’attività di tutela e conservazione del patrimonio fotografico in Francia e l’interesse per la fotografia, documentato: dalle iniziative, espositive e editoriali, promosse da Paris Audiovisuel tra cui la manifestazione "Mois de la Photo" e la rivista "La Recherche Photographique"; dalla creazione del dipartimento Bureau de la Photographie cui fanno riferimento la Bibliothèque historique de la ville de Paris e il Musée Carnevalet; dalla costituzione di un laboratorio di restauro l’Atelier de restauration des photographies anciennes de la Ville de Paris diretto da Anne Cartier-Bresson
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Pubblica Assistenza |
Soldani Simonetta |
Sotto il segno del libero pensiero. La Società di Pubblica Assistenza "L'Avvenire" di Prato ai primi del Novecento
pagg. 12 - 27
abstract
Il sommovimento politico e culturale che seguì alle giornate del maggio 1898 produsse come effetto a Prato la vittoria, nelle elezioni amministrative del 1901, della coalizione dei democratici e dei socialisti. Negli stessi anni nasceva la Pubblica Assistenza “L’Avvenire” che si contrapponeva alla Confraternita della Misericordia con un programma ispirato ai valori dell’egualitarismo, privilegiando la partecipazione democratica e la centralità dell’assemblea. Tra gli obiettivi: l'assistenza agli operai, la realizzazione di interventi a favore dell’infanzia, la difesa dei diritti delle donne lavoratrici, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la crescita culturale e civile della popolazione, il controllo delle condizioni igienico-sanitari, la profilassi e prevenzione delle malattie
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Redazione di «AFT» |
Nota
pagg. 28 - 29
abstract
Descrizione del volume "La Società di Pubblica Assistenza 'L’Avvenire' Prato-Toscana. Origini, vicende, ordinamento amministrativo e tecnico, statistiche" composto dal notaio Camillo Dami, socio e consigliere, nonché esponente di spicco della democrazia pratese. Donato al Comune nel 1906, in occasione della costituzione della Società in Ente Morale, il volume si compone di complessive 148 pagine e contiene 66 immagini realizzate dai fotografi pratesi Domenico Coppi, Brunetto Conti e Ugo Deprez tra il 1900 e il 1906
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Chini Renzo |
La lettura storiografica delle fotografie: una prova
pagg. 30 - 35
abstract
La funzione della fotografia è di mostrare ciò che si vede in ragione di un obiettivo che si vuole ottenere. Le fotografie della Pubblica Assistenza di Prato riunite in un elegante volume donato al Comune nel 1906 assolvono a questa funzione: mostrano i settori nei quali la Società opera e il patrimonio di locali e attrezzature di cui dispone. L'obiettivo è di far conoscere al pubblico il modo di operare e le attività: interventi in caso di infortunio, tecniche per la respirazione artificiale, lavanda gastrica e quanto altro
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Metodi, Storia e Fotografia |
Tempesti Fernando |
Carne da obiettivo
pagg. 36 - 39
abstract
Partendo da alcune osservazioni di natura lessicale volte a precisare le ragioni per le quali in fotografia la lente è detta “obbiettivo” (o “obiettivo”) e non “oggettivo” come parrebbe logico dal momento che il riferimento è all’oggetto, l’autore tratta dei tre soggetti che intervengono nella fotografia: il fotografo, il fotografato, chi osserva la fotografia. Un partita a tre dove i rapporti non sempre sono pacifici che qui viene esemplifica prendendo in esame tre distinti nuclei di fotografie: le immagini di reportage pubblicate dalla rivista “Life” tra il 1936 e il 1956 ora riunite in due volumi, l’apparato illustrativo del volume "Civiltà contadina" di Giarrizzo e Maraini, la diaspora dei biellesi nel mondo per effetto dell’emigrazione dal volume "Sapere la strada". L’autore chiude con alcune considerazioni di natura semiotica su: scrittura fotografica, codice della fotografia e codice del visibile
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Chini Renzo |
Le fotografie e la fotografia: note per una lettura dell'immagine fotografica
pagg. 40 - 41
abstract
L’autore di queste analisi prende a spunto un articolo di Claudio Marra dal titolo "Preliminari al problema della lettura della fotografia" per proporre una distinzione tra “lettura della fotografia” e “lettura delle fotografie”. Fino ad oggi la riflessione storico-critica più che alla lettura delle fotografie si è interessata alla lettura della fotografia, e lo ha fatto con riferimento all’arte e alla lingua, con conseguenze fuorvianti al punto che si può dubitare della “reale esistenza di un oggetto fotografico da leggere”. Per una lettura delle fotografie, l'autore del saggio propone una riflessione su quelli che egli chiama “artifici fotofigurali” e sui diversi piani di lettura delle immagini
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I Nostri Antenati |
Tomassini Luigi |
Donne dietro l'obiettivo. (Nota al testo di Alexandre Dumas "Escursioni attraverso l'Ungheria)
pagg. 44 - 47
abstract
Alexandre Dumas, in viaggio nell’impero asburgico, visitò a Vienna lo studio di una donna fotografo per farsi fare il ritratto. La testimonianza che qui viene riprodotta, già proposta nel 1866 dalla direzione della rivista "Camera Oscura", e il racconto di come si svolse l’incontro è l’occasione per lo scrittore di sviluppare alcune considerazione sulla fotografia
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Dumas Alexandre |
Escursioni attraverso l'Ungheria
pagg. 44 - 47
abstract
Gustosa ricostruzione dell'incontro tra lo scrittore in visita a Vienna e il fotografo, che scopre poi essere una donna, presso il cui studio si era recato per farsi il ritratto. L'incontro è l’occasione per sviluppare alcune considerazione sulle opportunità che la fotografia offre alle donne, ma anche sulla fotografia in quanto tale con la quale lo scrittore dice di essere venuto a contatto la prima volta nel 1837 grazie all’amico Daguerre; elogia i risultati che la fotografia permette di ottenere soprattutto nel ritratto
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Cerchioli Carlo, Ginex Giovanna |
Carlotta, Udina e Carla: Milano 1863-1956
pagg. 48 - 55
abstract
Lo studio Ganzini iniziò l’attività a Milano nel 1863, nel centralissimo Portico dei Figini, accanto al duomo. Alla morte prematura del fondatore Giovan Battista, nel 1878, la moglie Carlotta Rovelli che già aveva contribuito, grazie alle sue conoscenze, a introdurre il marito nell’ambiente della Scapigliatura, riuscì a garantirne la continuità; anzi ne promosse l’immagine grazie al prestigio che allo studio derivò dall’essersi assicurata la committenza della casa reale. Alla fine dell’Ottocento lo studio Ganzini si trasferì in via Dante in un palazzo di tre piani riccamente attrezzato e provvisto di un ampio settore per la vendita delle fotografie e dei prodotti fotografici in larga parte prodotti dal figlio in società con Rodolfo Namias. Udina affiancherà la madre avviando un’intensa collaborazione con numerose riviste e specializzandosi nel ritratto dei bambini. A Udina subentrerà nel 1939 la figlia Carla. Lo studio Ganzini sarà attivo fino al 1956
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Becchetti Piero |
Una dinastia di fotografi romani: gli Anderson
pagg. 56 - 67
abstract
La storia di una famiglia di fotografi attivi a Roma per oltre un secolo e mezzo, dopo che il capostipite, James Anderson, noto in pittura col nome di William Nugent Dumbar, l’aveva eletta a domicilio. Le prime notizie di Giacomo Anderson fotografo risalgono al 1845-46, ma già nel 1859 egli pubblicava il suo primo catalogo comprendente vedute di Roma e dintorni, e statue. Alla morte, nel 1877, l’attività venne proseguita dal figlio Domenico che arricchirà notevolmente la produzione con nuove campagne fotografiche e con l’acquisizione della produzione dello studio Lotze di Verona. Nel 1930 l’azienda cambia ragione sociale in Società Anonima Domenico Anderson. L’attività sarà continuata dai figli Alessandro e Giorgio fino al 1963 quando sarà rilevata dall’Istituto Italiano per la collaborazione culturale con sede a Roma. Gran parte dell’archivio andrà distrutto dall’alluvione del 1966 a Firenze dove nel frattempo era stato trasferito
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Prove di luci per un ritratto |
Tempesti Fernando |
Walter Benjamin e la fotografia
pagg. 68 - 69
abstract
Volendo tracciare un ritratto di Benjamin “dalla parte della fotografia” l’autore mette a confronto due testi: la "Piccola storia della fotografia" e "Parigi capitale del XIX secolo" per chiedersi cosa li accomune. La “solitudine” che comporta l’indebolimento del linguaggio sintetico e il prender forza del “solitario guardare” è, a suo parere, l’elemento che i due testi cobndividono nella “avvenuta modificazione del guardare, del vedere che sta all’origine del moderno e della fotografia”. Un guardare senza esser visti che è proprio del nostro essere folla, che matura la nostra negatività come individui e dà origine non al visivo ma all’ostensivo. In questo il fotografo condivide la sorte del "flaneur"
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Qualche libro |
Tempesti Fernando |
Fra romanzo e fotografia
pagg. 70 - 71
recensioni
L. Romano. Romanzo di figure. Torino, Einaudi, 1986
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Tempesti Fernando |
Un passo, un altro passo
pag. 71
recensioni
D. Mormorio e E. Toccaceli, Pirro Vitali fotografie 1855-1875. Palermo, Sellerio, 1986; Andrea Cecchetti fotografio a città della Pieve. Foligno, Editoriale Umbra, 1986
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Tempesti Fernando |
"Pizzicato" per Alfredo De Giorgio
pagg. 71 - 72
recensioni
Memoria fotografica (1908-1923). Dall'album romano di Alfredo De Giorgio
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Tempesti Fernando |
Maremma Maremma
pagg. 72 - 73
recensioni
L'occhio e la storia. Grosseto e la Meremma tra 800 e 900 nelle fotografie degli Archivi Alinari
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Lusini Sauro |
Fotografia/e fra cronaca e storia
pagg. 73 - 75
recensioni
La commedia del ritratto. Un fotografo: Eligio Mancigotti a Pesaro 1920-1980. Bari, Laterza, 1986; Sapere la strada. Percorsi e mestieri dei biellesi nel mondo. Milano, Electa, 1986; I. Zannier, Storia della fotografia Italiana Laterza, 1986; Cultura fotografica in Italia. Milano Angeli, 1985
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Antichi e difficili |
Bianchino Maria Vittoria, Becchio Galoppo Lorenzo |
Giuseppe Venanzio Sella e la biblioteca della Fondazione Sella
pagg. 76 - 79
abstract
Elenco delle pubblicazioni fotografiche dal 1844 al 1883, conservate dalla biblioteca della Fondazione Sella e appartenute a Giuseppe Venanzio Sella, con breve nota biografica
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