AFT Rivista di Storia e Fotografia
Rivista numero 29
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Editoriale
pag. 1 |
Borsetti Sabrina |
La carta permanente per l'archiviazione delle stampe fotografiche
pagg. 3 - 8
abstract
La carta è tra i materiali di più largo impiego per la realizzazione di involucri destinati a contenere le immagini fotografiche per la lunga conservazione. In questo saggio sono ricordati i requisiti che la carta deve avere per essere considerata idonea, e i metodi per accertarli. Inoltre sono esposti i risultati delle analisi condotte su alcuni campioni di carta di cui si voleva verificare l’idoneità a contenere fotografie in ambienti umidi
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Contini Giovanni |
Un provinciale a Roma. Considerazioni in margine all'archivio fotografico di Giacomo Cenni (1881-1945)
pagg. 11 - 15
abstract
Gli archivi fotografici di famiglia sono una fonte interessante di notizie per ricostruire le vicende private dei soggetti ritratti e, più in generale, le situazioni che riferiscono al costume, alla vita sociale, alla storia. Spesso però sono archivi muti, perché le immagini mancano di ogni indicazione utile ad identificare i personaggi e gli avvenimenti. Si rivelano allora importanti, come nel caso del fondo di fotografie di Giacomo Cenni di professione farmacista, nato a Sinalunga nel 1881 e morto nel 1945, le testimonianze orali che aiutano a riconoscere i soggetti, ma anche a recuperare la memoria di fatti e situazioni spesso dimenticate
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Fanelli Giovanni |
Addenda a Anton Hautmann. Immagini del Mugello
pagg. 29 - 36
abstract
Anton Hautmann amava trascorrere i mesi estivi nel Mugello, in località Galliano; e qui era solito scattare fotografie che ritraevano di preferenza la gente del posto e il paesaggio. Le fotografie che ci sono pervenute sono per la gran parte stereoscopie e si caratterizzano per una tendenza al bozzetto e una preferenza per le scene agresti. Si differenziano in parte le fotografie che vengono qui descritte e presentate, per un’attenzione più sorvegliata e una visione formale più eletta. Sono tredici stampe su carta all’albumina, di medio e piccolo formato, montate su supporto di cartoncino che rimandano per certi aspetti alla tradizione inglese della fotografia di paesaggio esemplificata nelle opere di Francis Bedford, George Washington Wilson e Edward Fox
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Greco Andrea |
Anatole France, Giuseppe Primoli e Firenze
pagg. 39 - 41
abstract
Anatole France iniziò a scrivere “Il giglio rosso” nella primavera 1893, durante la sua prima visita a Firenze in compagnia dell’amica M. me Leontine Armand de Caillavet. Negli stessi anni si mise in contatto con Giuseppe Primoli al quale chiese di realizzare una serie di fotografie che avrebbero dovuto illustrare le scene e i personaggi del romanzo. Presso la Fondazione Primoli sono conservate alcune lettere che testimoniano questa circostanza
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Mazza Barbara |
Luigi Carrara fotografo "fin de siecle" a Lucca
pagg. 42 - 48
abstract
Le innovazioni tecniche introdotte nella seconda metà dell’Ottocento contribuirono a cambiare in maniera radicale il mondo di rappresentare lo spazio urbano e le architetture. La riduzione dei tempi di posa e la maggiore maneggevolezza delle apparecchiature impiegate per le riprese resero possibile la fotografia istantanea e conseguentemente favorirono un diverso modo di leggere lo spazio, prestando più attenzione ai fatti della vita quotidiana e meno alla monumentalità degli edifici e dei luoghi. Il cambiamento non si avvertì tanto a livello professionale, perché i vari Brogi, Alinari e Andersan continueranno a fotografare secondo i canoni ormai sperimentati e accettati dalla clientela, ma piuttosto nei fotografi dilettanti non vincolati alla committenza e quindi più liberi da schemi e vincoli. Un esempio di questo modo di rappresentare lo spazio e l’architettura fu, a Lucca, il fotografo Luigi Carrara (1843-1933)
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Guarnieri Patrizia |
Il Dispensario per Lattanti nella Casa de' Ceppi di Prato
pagg. 51 - 63
abstract
La Casa Pia dei Ceppi, nata grazie alla generosità del mercante Francesco Datini, è la più antica e importante istituzione di beneficienza a Prato. Di recente è stato rinvenuto presso la sezione pratese dell’Archivio di Stato un consistente gruppo di fotografie che quasi certamente si ricollega alle celebrazioni nel 1910 per il quinto centenario della morte di Francesco Datini e al nuovo servizio di assistenza sanitaria a favore dei bambini poveri e delle madri lavoratrici inaugurato nell’occasione. Il nuovo servizio, ampiamente illustrato nelle fotografie, prevedeva l’Assistenza baliatica e il Dispensario per i lattanti
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