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Editoriale
pag. 3 |
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Archivio e Conservazione |
Coppa Sandro |
Alcune osservazioni sulle fotografie stereoscopiche in supporto cartaceo
pagg. 4 - 10
abstract
La fotografia stereoscopica, introdotta nella seconda metà dell’Ottocento, ha visto la sua massima diffusione con l’avvento del collodio e delle stampe all’albumina. Confezionata in oggetti di gusto raffinato, ha rappresentato un utile strumento didattico per informare su luoghi, monumenti, costumi, popoli e consuetudini. Diversamente da altri paesi, l’Italia, non ha sviluppato un’autonoma attività editoriale legata alla fotografia stereoscopica; molto spesso erano gli stessi fotografi ad improvvisarsi editori. Alla fotografia stereoscopica e ai problemi ad essa collegati di identificazione, descrizione, conservazione e restauro è dedicato questo saggi
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Toscana in stereoscopia |
Fanelli Giovanni |
Anton Hautmann fotografo in Toscana 1858-1862
pagg. 11 - 36
abstract
Anton Hautmann, figlio dello scultore Joseph Anton Hautmann, egli stesso scultore, era nato a Monaco di Baviera nel 182 e si era trasferito in Italia nel 1847, soggiornando a Padova e poi a Roma, prima di stabilirsi definitivamente, nel 1857, a Firenze dove aprì lo studio di architetto e lo stabilimento fotografico. L’interesse di Hautmann per la fotografia si colloca nel quadro della storia degli artisti tedeschi presenti in Italia nell’Ottocento. La sua produzione, poco conosciuta, subisce l’influenza della precedente formazione artistica e comprende principalmente ritratti e vedute. Qui sono presentate una serie di sue stereoscopie riguardanti la Toscana
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Metodo, storia e fotografia |
Cerchioli Carlo |
Appunti su guerra giornali e fotoreporter
pagg. 37 - 43
abstract
La guerra del Kosovo scoppiata nel marzo 1999 è qui vista e interpretata alla luce della documentazione fotografica che ha prodotta e della sua comunicazione al pubblico da parte dei principali quotidiani, italiani e stranieri. L‘occasione si presta anche per una riflessione sulla fotografia giornalistica e sulla mancanza, almeno in Italia, di una teoria o regola che la riguardi. Nel saggio si parla inoltre della scarsa considerazione che la stampa ha per la fotografia, del lavoro dei fotoreporter, dei rischi che le loro immagini siano utilizzate a scopo propagandistico, del poco credito che riscontrano nelle redazioni e presso le agenzie
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I Nostri Antenati |
Ragazzini Sara |
Fotografia delle origini a Firenze
pagg. 44 - 52
abstract
L’interesse del mondo scientifico e artistico fiorentino per la fotografia seguì immediatamente alla diffusione delle notizie riguardanti la scoperta di Daguerre. Dopo i primi esperimenti condotti a Firenze e a Pisa, numerosi furono coloro che si dedicarono alla fotografia e la scelsero come pratica professionale. I loro nomi e i nomi degli stabilimenti fotografici attivi in Firenze alla metà dell’Ottocento sono qui ricordati con abbondanza di notizie e particolari
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Caciolli Stefano |
L'Istituto Geografico Militare di Firenze e la fotografia
pagg. 53 - 63
abstract
L’interesse dell’Istituto Geografico Militare di Firenze per la fotografia si ricollega direttamente ai compiti per i quali l’istituto era stato fondato nel 1865 con il nome di Istituto Topografico Militare (poi divenuto Istituto Geografico Militare dal 1885). La fotografia rappresentava per l’Istituto il mezzo per risolvere i problemi ai quali la tecnica tradizionale di rilievo non sempre era in grado di dare soluzioni valide, soprattutto quando si trattava di rappresentare zone di alta montagna dove era difficile accedere per le cattive condizioni atmosferiche. Tra i nomi ricordati per il contributo che hanno dato all’affermazione della fotografia e al suo sviluppo: Pio Paganini e Giorgio Roster
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Archivio Domani |
Rius Cristina |
Viaggio in Iraq. Fotografie di Stefano Buonamici
pagg. 64 - 73
abstract
Nel saggio si parla della spedizione in Iraq di un gruppo di volontari italiani impegnati a manifestare la loro solidarietà alla popolazione e offrire aiuti. Le fotografie che Stefano Buonamici ha realizzato nell’occasione rivelano una situazione drammatica che registra tra le vittime più colpite e indifese: i bambini e gli anziani
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Prove di luci per un ritratto |
Tempesti Fernando |
I portraits-cartes
pagg. 74 - 77
abstract
Edmond About, noto soprattutto come giornalista, viene qui presentato per un suo scritto del 1861 dal titolo “Les portraits-carte”. Riproposto nella traduzione italiana, lo scritto di About si fa apprezzare come informata e gustosa ricostruzione della grande voga che il ritratto fotografico ebbe in quegli anni in Francia (ma non solo), ma contiene anche un’interessante descrizione della situazione della fotografia, e della sua diffusione, a vent’anni poco più dalla scopert
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Qualche libro |
Tempesti Fernando |
Per Paolo Costantini
pagg. 78 - 79
recensioni
Per Paolo Costantini. Fotografie e raccolte fotografiche. Indagine sulle raccolte fotografiche. Pisa, 1999
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Tempesti Fernando |
Formato paesaggio
pag. 79
recensioni
Da Guarene all'Etna, via mare, via terra. A cura di Filippo Maggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
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