|
Editoriale
pag. 3 |
|
Archivio e Conservazione |
Celentano Fabrizio |
Conservazione, restauro e ricerca
pagg. 4 - 10
abstract
Il restauro delle fotografie può interessare il supporto o l’immagine, ma si tratta di due livelli ben distinti tra loro e con problematiche differenti. Nel caso del supporto le tecniche d'intervento sono, con poche variazioni, le stesse applicate per la carta e i cartoni; nel caso dell’immagine invece disponiamo di poche conoscenze e a livello sperimentale. Il perché di questo ritardo è presto spiegato: troppo poco sappiamo delle vecchie fotografie, di come avviene e perché il loro degrado, di cosa vada fatto per conservarle e restaurarle. C'è bisogno di allargare e approfondire le nostre conoscenze in materia, specie per quanto riguarda la composizione chimica. L’autore illustra, come proprio personale contributo, i risultati ottenuti esponendo vecchie fotografie ai raggi X e studiandone lo spettro
|
|
Fondo Scheuermeier |
Contini Giovanni |
Le fotografie di Scheuermeier a Carmignano
pagg. 11 - 20
abstract
Nel 1930 Paul Scheuermeier eseguì, per conto dell’Università di Berna, una serie di fotografie riguardanti Carmignano in Toscana, come parte di un progetto più ampio il cui obiettivo era la realizzazione di un atlante linguistico e etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale. L’autore di questo saggio, studioso della mezzadria in Toscana, rilegge le foto, comparandole con altre che nel frattempo ha rinvenuto presso la famiglia Petracchi, la stessa fotografata da Scheuermeier
|
Redazione di «AFT» |
Nota
pag. 21
abstract
Notizie essenziali sulle fotografie di Scheuermeier relative alla località di Carmignano in Toscana
|
|
Metodo, Storia e Fotografia |
Latini Martina, Marcello Massimo, Rosa Rita |
Prato: immagine di una città in divenire
pagg. 42 - 45
abstract
La dislocazione in periferia delle fabbriche tessili, rimosse del centro storico della città di Prato dove si erano originariamente sviluppate, solleva una serie di problemi con implicazioni di carattere urbanistico-architettonico, ma anche sociale e culturale. Di questi problemi ci si è occupati e si è discusso nell’ambito di un seminario di sociologia urbana e rurale sulla città di Prato che si è svolto presso l’università di architettura di Firenze nell’anno accademico 1992-93. Il saggio che viene pubblicato e le foto prodotte, durante e per il seminario, ne sono il risultato
|
|
I Nostri Antenati |
Salvatici Silvia |
Modelli femminili e immagini della donna attraverso le fotografie della stampa fascista
pagg. 46 - 66
abstract
La stampa fascista riservò ampio spazio alla donna e al mondo femminile, dandone una rappresentazione che rispettava in pieno le direttive impartite alla stampa dal partito e dal governo. Quell’immagine di donna - di volta in volta militante, madre, artigiana, rurale, sportiva o coloniale - viene qui ricostruita attraverso le fotografie prodotte e conservate dall’Istituto Luce, e l'analisi di due pubblicazioni “Il giornale della donna” e “La donna fascista”
|
|
Archivio Domani |
Panerai Marco |
Scorci effimeri di una città industriale
pagg. 67 - 75
abstract
Per la sua storia e la particolare configurazione Prato è stata definita di volta in volta: città-fabbrica, città-laboratorio, città-magazzino. Le fotografie di Paolo Abati documentano, con rara e delicata sensibilità coloristica, il processo di radicale trasformazione, urbanistica e sociale, che l’ha interessata a seguito del trasferimento in periferia delle fabbriche fino al momento insediate e operanti all’interno dell’antica cerchia di mura. Si segnalano inoltre per una particolarità: ritraggono quel vuoto di tempo che passa tra la demolizione del vecchio e la costruzione del nuovo quando si possono vedere scorci e aspetti invisibili sia prima che dopo. Coniugano in questo modo il lato emotivo con le esigenze della documentazione
|
|
Prove di luci per un ritratto |
Lusini Sauro, Tempesti Fernando |
Il luogo e il tempo della fotografia. Dedicato a Lanfranco Colombo
pagg. 76 - 77
abstract
“Fotografi italiani. Diario immaginario di Lanfranco Colombo”, pubblicato nelle edizioni Bolis nel 1993, ricostruisce la storia della Galleria Il Diaframma che, per il numero e la qualità delle mostre e degli autori presentati, è anche la storia della fotografi italiana. Di Lanfranco Colombo viene qui ricordato l’impegno di editore e grande organizzatore di eventi per la promozione della fotografia
|
|
Qualche libro |
Tempesti Fernando |
Fra immagine e scrittura: Bufalino e la fotografia
pag. 78
recensioni
G. Bufalino, Immagini di una Sicilia perduta. Palermo, Sellerio, 1992
|
Tempesti Fernando |
Pittorialisti al Musée Rodin
pag. 79
recensioni
Le salon de la Photographie. Parigi, Musée Rodin 1993
|
|